Parco, Giardini e Villa Reale di Monza
La Villa
La sontuosa residenza, commissionata dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria come dimora di campagna per il figlio Ferdinando I, viene edificata su progetto dell’architetto Giuseppe Piermarini a partire dal 1777.
Il progetto si ispira ai principi di grandezza e di magnificenza, gia’ espressi nel Teatro alla Scala di Milano.
La corte principale, impostata sull’odierno viale Cesare Battisti che congiunge la residenza a Milano e prosegue idealmente verso Vienna, attraverso i Giardini, e’ circondata da due corpi laterali, ospitanti la Cavallerizza e il Teatrino di Corte, alla cui estremita’ si trova la cappella privata.
L’interno della Villa e’ composto da 600 stanze disposte su tre piani e collegate tra loro. Gli apparati decorativi sono cosituiti da stucchi, affreschi, boiseries, sovrapporte con sculture lignee, pavimenti in marmi pregiati, alcuni dei quali disegnati da Giuseppe Maggiolini.
I Giardini
Nel 1778 si inizio’ a lavorare ai Giardini.
Sono sostanzialmente suddivisi in due parti: una a est con viali alberati e aiuole, e una a nord improntata al giardino all’inglese, molto amato dall'arciduca Ferdinando d’Asburgo.
Il giardino all'inglese è improntato a uno stile naturalistico in cui l'elemento acqua ha un ruolo di rilievo. Fu realizzato un ruscello dal percorso sinuoso, una cascatella e uno splendido lago, il Lago dei cigni, ingentilito da elementi scenografici come il Tempietto neoclassico e la Statua di Nettuno: Numerosi elementi scenografici decorano i giardini, come la Torretta, edificio in stile medievale realizzato dall'architetto Luigi Canonica.
Il patrimonio arboreo dei giardini è notevole, anche se molte piante furono tagliate durante la guerra. Vi si annoverano due querce centenarie ,segnalate dal Corpo Forestale dello Stato tra gli alberi monumentali d'Italia, che vantano un'altezza di circa 26 metri e 6 metri di diametro.
Degni di nota sono anche il gingko biloba e la sequoia americana.
Il Comitato “La Villa Reale e’ anche mia”.
Il Comitato si è costituito per iniziativa di molti cittadini, non solo monzesi, che venuti a sapere del bando per i lavori di restauro e gestione della Villa, hanno contattato associazioni locali per cercare di capirne di più. In base alle notizie raccolte, è sorta presto la preoccupazione che la gestione della Villa finisse per decenni nelle mani di soggetti che avessero più interessi commerciali, che di valorizzazione culturale della Villa. Nel giro di poco tempo si sono unite al comitato un numero sempre crescente di persone ed è nata una petizione che in breve ha raccolto circa 11.000 firme. Il Comitato ha cercato di fare il possibile, attraverso banchetti, conferenze e manifestazioni, per informare le persone del reale contenuto e delle mortificanti implicazioni del bando per la futura fruizione della Villa Reale da parte dei cittadini, soggetti finanziatori del restauro per la quasi totalità dei lavori, ma di fatto sostanzialmente usurpati del diritto di poterla vedere valorizzata, come dovrebbe esserlo un monumento di tale importanza storica, culturale ed artistica.
Il Comitato, costituitosi nel 2011, e’ ancora in piena attivita’, e vitalita’. Nelle altre sezioni del sito potete trovare, oltre alla documentazione delle iniziative intraprese, anche i documenti inerenti il bando e la cronistoria della vicenda continuamente aggiornata; inoltre la doumentazione è arricchita da una sezione fotografica e da una bibliografia specifica.
Nel ricordarvi che all’interno del Parco non è consentito transitare in auto, e all'interno dei Giardini nemmeno in bicicletta, non ci resta che augurarvi una piacevole visita, che sarà più completa con l'aiuto di una mappa
Se, al termine della vostra visita, desiderate avere maggiori informazioni anche sulle minacce che ancora incombono su questo grande patrimonio pubblico, non vi resta che consultare del sito del Comitato Cederna:
il Parco negato
come l'autodromo erode il Parco