Il gruppo “La Villa Reale è anche mia” si è costituito per iniziativa di cittadini monzesi e non che amano la Villa Reale e che, venuti a sapere del bando per i lavori di restauro e gestione della Villa, hanno contattato associazioni locali per cercare di capirne di più. In base alle notizie raccolte, è sorta presto la preoccupazione che la gestione della Villa finisse per decenni nelle mani di soggetti che avessero più interessi commerciali, che di valorizzazione culturale della Villa. Nel giro di poco tempo si sono unite al comitato un numero sempre crescente di persone ed è nata una petizione che in breve ha raccolto circa 11.000 firme. Abbiamo cercato di fare il possibile, attraverso banchetti, conferenze e manifestazioni, per informare le persone del reale contenuto e delle mortificanti implicazioni del bando per la futura fruizione della Villa Reale da parte dei cittadini, soggetti finanziatori del restauro per la quasi totalità dei lavori, ma di fatto sostanzialmente usurpati del diritto di poterla vedere valorizzata, come dovrebbe esserlo un monumento di tale importanza storica, culturale ed artistica.
Nelle altre sezioni del sito potete trovare, oltre alla documentazione delle iniziative intraprese, anche i documenti inerenti al bando e la cronistoria della vicenda continuamente aggiornata.
Il bando in poche righe.....
Nel 2010 il Consorzio pubblico che gestisce la Villa Reale - composto da Ministero dei Beni Culturali, Regione Lombardia, Comune di Monza, Comune di Milano – ha deciso di affidarne la ristrutturazione e la gestione a un soggetto privato, da individuare attraverso un bando di gara ristretto indetto in data 17 marzo da Infrastrutture Lombarde, la S.p.A. che presiede alla valorizzazione, la gestione, l'alienazione e la manutenzione del patrimonio immobiliare di Regione Lombardia.
Questo bando di gara avrebbe permesso al privato vincitore:
- Di poter utilizzare le ingenti risorse pubbliche da stanziarsi per un importo di 19 milioni di euro, a fronte di un impegno del vincitore di soli 5 milioni, al fine di ristrutturare il corpo centrale dell’edificio.
- Di predisporre il progetto esecutivo per la ristrutturazione della stessa, senza adeguate indicazioni da parte del Consorzio proprietario.
- Di gestire la Villa Reale per un periodo di ben 30 anni con un canone di affitto di soli 30.000 euro all’anno. (Poi aumentati a 60.000 euro ed il periodo ridotto a 22 anni)
- Di lasciare la Villa Reale in uso al Consorzio pubblico proprietario per soli 36 giorni all’anno, mentre per tutto il resto dell’anno il privato gestirà il complesso di propria iniziativa.
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Il sito vuole essere anche un archivio di documenti storici e contemporanei sulla Villa e sui Giardini Reali di Monza per offrire a chiunque intenda approfondirne le vicende una documentazione che, in alcune sue parti, è esclusiva. In particolare, a breve, sarà possibile consultare e scaricare gli atti, i progetti, i pareri degli organi preposti, i documenti amministrativi, etc., inerenti alla concessione in atto. La documentazione è arricchita da una sezione fotografica e da una bibliografia specifica.