Il nostro ricorso al TAR della Lombardia - La sentenza - Le questioni che rimangono aperte
Il nostro ricorso al TAR della Lombardia:
dopo esserci rivolti più volte alle Autorità Amministrative preposte evidenziando gli errori di valutazione e le incongruenze presenti nel bando per la messa in concessione della parte centrale e maggiormente rappresentativa della Villa e dopo un parere favorevole alle nostre istanze da parte dell'Autorità per la vigilanza sui Contratti Pubblici (AVCP), nel settembre 2011 abbiamo presentato un ricorso al TAR per chiedere l'accertamento di illegittimità e/o nullità della concessione.
Leggi il testo del ricorso al T.A.R. Leggi la nota a margine del ricorso al TAR. Articolodel Sole 24 Ore "Ristorante per vip".
La sentenza:
dopo ben tre anni e mezzo, nel febbraio 2015 il TAR ha respinto il ricorso con una sentenza che arriva a ridosso di EXPO di cui la Villa Reale sarà una delle sedi: se il TAR si fosse espresso in altro modo qualche problema si sarebbe certamente creato. Invece il TAR, senza entrare nel merito dei diversi motivi del ricorso, sostiene che, in quanto associazione, non siamo legittimati a lamentarci del fatto che le subconcessioni avvengano senza fare una gara pubblica e nemmeno a censurare le modalità del bando di cui anche lo stesso Garante della concorrenza (AVCP) aveva riscontrato “un'irregolarità conclamata”.
la sentenza non ha risolto le questioni fondamentali sollevate dal nostro ricorso: in primo luogo, la compatibilità con la dignità del monumento e con il Testo Unico dei Beni Culturali delle attività commerciali previste nel disciplinare di gestione [vedi il codice dei beni culturali e ambientali], di cui si sono già visti gli effetti deleteri; in secondo luogo, il problema di chi garantirà effettivamente il controllo dell'applicazione del principio – riconosciuto imprescindibile dalla sentenza – della fruizione pubblica.
Leggi il nostro comunicato stampa a commento della sentenza. Leggi il nostro comunicato stampa esteso a commento della sentenza.