Opuscolo - La Villa e il Parco Reale di Monza. Istruzioni per l'uso
Sunto del bando e dei suoi nefasti effetti
A restauro ultimato:
chi l'ha pagato e chi ci guadagna.
Sentenza T.A.R.
Anch'io come i Savoia: uno striscione lungo 100 mt.
Eventi inadeguati
REGGIA DI MONZA e REGGIA DI VENARIA
Per comprendere lo “status” attuale della Reggia di Monza, intesa come complesso costituito da Villa Reale, Giardini Reale e Parco, l’articolo di Giacomo Correale che pubblichiamo in questo PDF giustappone l’esempio virtuoso della Reggia di Venaria con la realtà della nostra “Reggia”. La Reggia di Venaria ha sofferto l’abbandono per un certo periodo proprio come accadde alla Reggia di Monza; ma mentre a Venaria è stato costituito un Consorzio di gestione con il compito di ricevere cospicui finanziamenti dagli Enti consorziati a fronte di un ampio progetto di totale recupero del complesso Reale Sabaudo, qui a Monza dal 2009 è stato codificato un Consorzio di gestione costituito da Enti proprietari e non-proprietari che investono, alcuni, poco e sporadicamente.
Il fine ultimo del Consorzio di gestione monzese sarebbe quello di restaurare e valorizzare il complesso storico costituito da Villa Reale, Giardini Reali e Parco annesso, ma a distanza di anni e nonostante un Master Plan che avrebbe dovuto essere il punto di partenza per utilizzare i finanziamenti già allocati e richiamare ulteriori finanziamenti, pochissimo è stato finora realizzato, moltissimo resta ancora da fare ed il tempo scorre inesorabile.
Nel frattempo, la Reggia di Venaria è stata inserito nel patrimonio dell’Unesco, e a seguito di ciò attira ulteriori finanziamenti, mentre la Reggia di Monza ha fallito l’inserimento nella lista Unesco a causa della presenza di realtà spurie (autodromo, Golf club, Tennis club) che nulla hanno a che fare con un patrimonio storico-culturale-paesaggistico-monumentale.
Altri aspetti sono trattati nell’articolo di Giacomo Correale che mette il dito in varie “piaghe nostrane”: la composizione degli Enti nel Consorzio, i bilanci farraginosi, le finalità dubbie degli investitori, ecc.
Ricostruzione documentale e testi a cura di Giacomo Correale e Giancarlo Milani.
Buona lettura.
Il fine ultimo del Consorzio di gestione monzese sarebbe quello di restaurare e valorizzare il complesso storico costituito da Villa Reale, Giardini Reali e Parco annesso, ma a distanza di anni e nonostante un Master Plan che avrebbe dovuto essere il punto di partenza per utilizzare i finanziamenti già allocati e richiamare ulteriori finanziamenti, pochissimo è stato finora realizzato, moltissimo resta ancora da fare ed il tempo scorre inesorabile.
Nel frattempo, la Reggia di Venaria è stata inserito nel patrimonio dell’Unesco, e a seguito di ciò attira ulteriori finanziamenti, mentre la Reggia di Monza ha fallito l’inserimento nella lista Unesco a causa della presenza di realtà spurie (autodromo, Golf club, Tennis club) che nulla hanno a che fare con un patrimonio storico-culturale-paesaggistico-monumentale.
Altri aspetti sono trattati nell’articolo di Giacomo Correale che mette il dito in varie “piaghe nostrane”: la composizione degli Enti nel Consorzio, i bilanci farraginosi, le finalità dubbie degli investitori, ecc.
Ricostruzione documentale e testi a cura di Giacomo Correale e Giancarlo Milani.
Buona lettura.
